Infezione e infiammazione dell’apparato genito-urinario femminile

Dott. Bartolomeo Mimmo

L’insorgenza di una infezione vaginale è spesso la conseguenza di un’alterazione qualitativa e/o quantitativa della normale flora microbiologica presente sia in vagina sia a livello intestinale, microflora che, come è noto, costituisce una naturale ed efficace difesa dall’attacco di svariati microorganismi patogeni

Gli agenti microbiologici più frequentemente responsabili di infezioni genitali sono:

  • funghi ( candida)
  • batteri (gardnerella, mycoplasma, ureoplasma, gonococco, stafilococco, streptococco, chlamydia)
  • parassiti (trichomonas)
  • virus (herpes genitale, HPV)
  • protozoi (trichomonas)
 

Condizioni favorenti la comparsa di infiammazione e/o di infezione:

stipsi cronica,  alimentazione  ricca di zuccheri, formaggi, prodotti lievitati; utilizzo di antibiotici o immunodepressori (es. cortisone);  variazioni ormonali; igiene intima inappropriata; abitudini sessuali; indumenti inappropriati (fibre sintetiche o tessuti molto aderenti)


Principali sintomi delle infezioni vaginale  e vulvare sono:

bruciore e prurito intimi

perdite vaginali abbondanti e spesso maleodoranti 

sensazione di gonfiore genitale

piccole lacerazioni

perdite di sangue 

In presenza di uno o più sintomi è bene sottoporsi a visita ginecologica

Tutte le infezioni, e alcune in particolare, se trascurate, potrebbero diffondersi e coinvolgere gli organi genitali interni quali utero e  salpingi, processo evolutivo che  nelle forme più gravi può  anche compromettere la fertilità della paziente

A volte alcune infezioni non guariscono completamente e possono ripresentarsi con stessi o differenti altri sintomi; per questo motivo  è sempre necessario, oltre che trattare l’agente patogeno, ripristinare la normale flora batterica  per rinforzare le difese naturali dell’ambiente vaginale; con termine moderno questa pratica si definisce riequilibrare il “Microbioma” vaginale

Spesso il Ginecologo è consultato anche per disturbi del tratto urinario (cistite e/o uretrite) e in questi casi la terapia deve essere appropriata per evitare “recidive” che sono spesso di frequente riscontro; si consiglia sempre la ripetizione dell’esame urocolturale una volta conclusa la terapia specifica , per avere la sicurezza di una completa guarigione