Gravidanza
La sorveglianza specialistica relativamente alla Gravidanza si può attuare in differenti momenti
Prima del Concepimento
- La programmazione di una gravidanza a volte comporta la necessità di eseguire alcune valutazioni cliniche o strumentali inerenti lo stato di salute della Donna e del Partner
In fase iniziale
- al Test positivo, per consolidare la certezza della diagnosi e valutare presenza di Camera Gestazionale in utero (CO: Camera Ovulare) e vitalità dell’ embrione (ACE : Attività Cardiaca Embrionale o BCF: Battito Cardiaco Fetale)
- datazione corretta della gravidanza basata sulla biometria embrio-fetale (CRL: “Crown Rump Lenght” – lunghezza vertice-sacro)
- individuazione precoce di situazione di rischio
Monitoraggio programmato
- conferma la regolare evoluzione della gestazione e della crescita fetale con la visita e i controlli Ecografici
- informa e serve a programmare con la paziente esami di laboratorio necessari e Test di Screening relativi alle condizioni di salute fetale
In caso di disturbi quali
- Perdite di sangue genitali
- Dolori al basso ventre e secrezioni patologiche dal tratto genitale
- Qualunque situazione che susciti incertezza o preoccupazione
Supporto in tutte le fasi
A ogni visita
Dialogo con la paziente e approfondimento delle conclusioni della visita
Tra una visita e l’altra
Supporto h 24 per la Gestante
In situazioni di urgenza possibilità di rapido contatto o controllo e gestione diretta o indiretta dell’emergenza
Assistenza nella preparazione di Certificati, Referti, Attestati di malattia e Documenti per la maternità
Preparazione all’evento parto
Gravidanza “a rischio”
Fattori di rischio per la gravidanza e per l’espletamento del parto possono essere identificati prima o durante la gestazione o intervenire imprevedibili nel corso dei nove mesi. Compito del Ginecologo è identificarli e mettere in atto quanto più utile a prevenire e controllarne la portata. Fattori di rischio inevitabili possono essere di origine materna (età anagrafica avanzata, utero con esiti chirurgici o malformativi, pregressa sterilità o riproduzione assistita, patologie uterine acquisite e patologie materne) oppure essere correlati alla natura della gravidanza stessa (gravidanza multipla, impianto placentare anomalo, dilatazione e accorciamento della cervice uterina, perdite di sangue e contrazioni uterine insistenti e non controllabili, irregolare crescita fetale…)
Dal punto di vista pratico, è evidente che una gravidanza “a rischio” richiede controlli ravvicinati e uno stretto monitoraggio clinico e strumentale e, in buona sostanza, la messa in atto di tutte le risorse diagnostiche e terapeutiche disponibili e talvolta la necessità di un ricovero ospedaliero